domenica 29 dicembre 2013

Le radici delle discriminazioni

L'omofobo - come il razzista, il misogino, lo xenofobo, l'antisemita, l'islamofobo - violenta le vite degli altri. Lo fa con i pensieri, gli sguardi, le derisioni, i pregiudizi, i giudizi, le discriminazioni, gliinsulti, le botte. Non capisce di avere un disturbo e di solito si rifà ad un sistema di credenze - morali, religiosesociali, giuridiche - che ritiene di dover difendere dalla minaccia di soggetti che considera pericolosi. Ci sono omofobi da strada, da salotto, da parlamento. Il bullismo è, prima di tutto, uno stato della mente. Non è attraverso un processo, sottile o grossolano, di negazione dell'umanità della propria vittima e di deresponsabilizzazione dei propri agiti che prende consistenza una visione distorta dell'altro prima come diverso, poi come minaccioso e infine come comlpevole da punire e da eliminare? <<La pietra angolare di tutte le discriminazioni>> scrive lo psichiatra Felicity De Zulueta <<è lo stabilirsi di un sistema di teorie che sancisce che l'altro è essenzialmente meno umano e perciò inutile, da buttar via, o pericoloso>>.
AA. Le cose cambiano

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